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E' un mammifero roditore della famiglia dei Muridi. È la specie più comune e diffusa di Rattus, presente praticamente in tutto il mondo; in Europa ha soppiantato il preesistente ratto nero
Il ratto grigio è un abilissimo nuotatore, la sua aggressività può mettere paura anche a gatti e piccoli cani. Pelo duro, coda corta, insaziabile onnivoro. Il Rattus norvegicus, ha un elevata riproduttività e una longevità molto corta, difficilmente è superiore all’anno (18 mesi). In presenza di cibo in abbondanza e condizioni climatiche adatte, prolunga il suo periodo fertile. Le femmine sono pronte per l’accoppiamento all’eta di 8-12 settimane, la gestazione dura tra i 20 e 24 giorni, al termine della quale danno alla luce da 6-a 9 piccoli ratti. Vive comunemente a stretto contatto con l’uomo infestando ogni tipo di ambiente, da quello urbano a quello agricolo. Dotato di grande capacità di adattamento ed alta prolificità, costituisce oggi la specie più dannosa e pericolosa in relazione alla diffusione e trasmissione di patogeni di ogni tipo, responsabili di malattie quali salmonellosi, tifo, colera, leptospirosi, rabbia, peste, ecc.. Quando vive come commensale dell’uomo si insedia preferibilmente in ambienti umidi quali cantine, fognature, cortili; vive egregiamente nei pollai, negli allevamenti zootecnici e a ridosso di magazzini di derrate alimentari. Questo roditore è portatore di malattie gravissime attraverso i suoi parassiti e escrementi.
L’ordine dei roditori è quello che racchiude il maggior numero di specie, ad esso appartengono quasi 2277 specie che equivale al 42% delle specie dei mammiferi. L’origine dei roditori viene molto probabilmente dall’Asia. Si tratta di un ordine di grande successo il quale è riuscito a colonizzare tutte le terre emerse, dal deserto alle foreste, dalle praterie alle montagne. Curiosi ed intelligenti, questi piccoli mammiferi hanno saputo adattarsi rapidamente ad una moltitudine di ambienti diversi, ed in particolare agli insediamenti umani. Molte specie vivono ormai a stretto contatto con l'uomo (sinantropismo) e a questi è spesso legata la loro stessa sopravvivenza. Come testimonia la radice del loro nome, che deriva dal latino rodere, ciò che distingue i roditori dagli altri mammiferi è la peculiare dentatura. I denti incisivi dei roditori sono caratterizzati da una crescita continua, la quale continua per tutta la durata della loro vita. Per questa ragione i topi o ratti hanno la necessità di rodere in modo continuo per mantenere i denti ad una forma che gli permetta una loro corretta funzionalità. La maggior parte di queste specie ha un sistema riproduttivo basato sulla poligamia, (i maschi si accoppiano con più femmine).
Molti roditori hanno una scarsa longevità, per questo necessitano di avere un numero elevato di discendenti nell’arco della loro breve vita, queste specie raggiungono la maturità sessuale molto presto e la gestazione è molto breve.
Le femmine di ratti, topi o arvicole sono in grado di essere nuovamente feconde già dopo poche ore dal parto. I roditori possiedono cinque sensi, ma solo quattro sono molto sviluppati. La vista è poco sviluppata sono in grado di distinguere alcune tonalità di grigio, ma sono sensibili alla luce. L’odorato è 6.000.000 di volte più sviluppato di quello dell’essere umano, le fonti di cibo vengono localizzate anche se situate a notevole distanza.
L’udito anch’esso è molto sviluppato, sono in grado di emettere ed udire ultrasuoni, che vannoda 20 a 100 khz, queste emissioni sonore servono per la comunicazione tra di loro potrebbero usare anche questo metodo anche per la ecolocazione e cioè per l’individuazione di oggetti.
Anche il gusto è molto sviluppato per questo sono stati creati svariati tipi di esche rodenticida che vanno in base all’appetibilità della specie che vogliamo eliminare.
Il tatto, è molto sviluppato, i baffi e peli tattili distribuiti su tutto il corpo, sono i principali organi che usano. Uno dei comportamenti legati al tatto è la tendenza di muoversi sempre a contatto con oggetti, (pareti, mobili, ecc.ecc.). I roditori hanno anche una memoria muscolare, capacità di percezione dell’ambiente combinata di movimenti e percezione tattile.