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Mus musculus-topo comune-topo domestico-topo delle case-

Si tratta della specie più diffusa del genere Mus, nel mondo sono una quarantina di specie.
Il topo domestico è dotato di ottime caratteristiche, capace di compiere salti fino a 40 cm, di buttarsi da altezze superiori ai 2 metri, di passare attraverso buchi e fessure poco più grandi di 6 mm, sa arrampicarsi su qualsiasi tipo di superficie e con una forte resistenza fisiologica ai topicidi.
Vive in tutti i tipi di ambiente, dalle città, alle campagne, alle zone boschive. Di solito vivono in stretto contatto con gli esseri umani,
che involontariamente gli procurano vitto ed alloggio, ma non sempre in armonia con loro, in quanto i topi possono arrecare danni anche ingenti alle colture ed alle dispense, oltre a rendersi vettori di malattie, come la leptospirosi.
E’ attivo perlopiù di notte e ama ovattare la tana con materiali cartacei e tessili, procurando in tal modo danni a mobili e suppellettili all’interno delle abitazioni. Si nutre preferibilmente di granaglie, ma si adatta facilmente ad alimenti di vario genere, compresi i rifiuti urbani. Per facilitare i propri spostamenti ed affinare la dentatura rosicchia gli eventuali ostacoli che incontra sul cammino (imballaggi, coibentazioni, mobilio, fili elettrici, ecc.), provocando spesso dei corto-circuiti. Nelle nostre abitazioni, trovano rifugio nelle cantine e nei solai.

L’ordine dei roditori è quello che racchiude il maggior numero di specie, ad esso appartengono quasi 2277 specie che equivale al 42% delle specie dei mammiferi. L’origine dei roditori viene molto probabilmente dall’Asia. Si tratta di un ordine di grande successo il quale è riuscito a colonizzare tutte le terre emerse, dal deserto alle foreste, dalle praterie alle montagne. Curiosi ed intelligenti, questi piccoli mammiferi hanno saputo adattarsi rapidamente ad una moltitudine di ambienti diversi, ed in particolare agli insediamenti umani. Molte specie vivono ormai a stretto contatto con l'uomo (sinantropismo) e a questi è spesso legata la loro stessa sopravvivenza. Come testimonia la radice del loro nome, che deriva dal latino rodere, ciò che distingue i roditori dagli altri mammiferi è la peculiare dentatura. I denti incisivi dei roditori sono caratterizzati da una crescita continua, la quale continua per tutta la durata della loro vita. Per questa ragione i topi o ratti hanno la necessità di rodere in modo continuo per mantenere i denti ad una forma che gli permetta una loro corretta funzionalità. La maggior parte di queste specie ha un sistema riproduttivo basato sulla poligamia, (i maschi si accoppiano con più femmine).
Molti roditori hanno una scarsa longevità, per questo necessitano di avere un numero elevato di discendenti nell’arco della loro breve vita, queste specie raggiungono la maturità sessuale molto presto e la gestazione è molto breve.
Le femmine di ratti, topi o arvicole sono in grado di essere nuovamente feconde già dopo poche ore dal parto. I roditori possiedono cinque sensi, ma solo quattro sono molto sviluppati. La vista è poco sviluppata sono in grado di distinguere alcune tonalità di grigio, ma sono sensibili alla luce. L’odorato è 6.000.000 di volte più sviluppato di quello dell’essere umano, le fonti di cibo vengono localizzate anche se situate a notevole distanza.
L’udito anch’esso è molto sviluppato, sono in grado di emettere ed udire ultrasuoni, che vannoda 20 a 100 khz, queste emissioni sonore servono per la comunicazione tra di loro potrebbero usare anche questo metodo anche per la ecolocazione e cioè per l’individuazione di oggetti.
Anche il gusto è molto sviluppato per questo sono stati creati svariati tipi di esche rodenticida che vanno in base all’appetibilità della specie che vogliamo eliminare.
Il tatto, è molto sviluppato, i baffi e peli tattili  distribuiti su tutto il corpo, sono i principali organi che usano. Uno dei comportamenti legati al tatto è la tendenza di muoversi sempre a contatto con oggetti, (pareti, mobili, ecc.ecc.). I roditori hanno anche una memoria muscolare, capacità di percezione dell’ambiente combinata di movimenti e percezione tattile.

 

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Rattus rattus-ratto nero-ratto comune-ratto dei tetti o ratto delle navi

Questa specie è inserita nell'elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo.
il Rattus rattus è originario del continente indiano. È un abilissimo arrampicatore. Di colore grigio scuro o nero e leggermente più piccolo e slanciato rispetto al ratto norvegico, si riproduce da maggio a settembre, la sua massima attività è notturna, poiché cerca di evitare pericoli. La struttura sociale e le abitudini dei ratti sono estremamente complesse. I Ratti dei tetti vivono in colonie miste composte di numerosi esemplari ambosessi. Queste famiglie si originano sempre da una coppia riproduttiva o da una singola femmina incinta.
È una specie che può compiere anche lunghi tragitti a procura del cibo le dimensioni dell’area vitale sono maggiori nei maschi rispetto alle femmine.
Il ratto nero o ratto dei tetti pur essendo onnivoro si distingue dal suo rivale il rattus norvegicus o ratto delle chiaviche,  in quanto preferisce prodotti di origine vegetale, ama ogni tipo di frutta sia fresca che secca, granaglie, semi, uova di uccelli e altro, essendo un animale che vive a stretto contatto con l’uomo occupando le parti più alte ed asciutte delle sue abitazioni, pur vivendo anche allo stato selvatico, in foreste di latifoglie e pinete, dove si insedia ai margini conducendo una vita prettamente arboricola.
Il ratto dei tetti è anche un attivo predatore di altri micro mammiferi quali topolini e arvicole, frequentemente lo si trova nelle trappole dove questi ultimi sono stati catturati per cibarsi proprio di loro.
Il ratto delle navi è neofobia (paura del nuovo), questo lo rende un animale difficile da derattizzare con esche chimiche topicide, specialmente quando infesta depositi alimentari o silos dove l’abbondanza di cibo conosciuto lo porta a non interessarsi a nuovi odori o sapori. Questo roditore è portatore di malattie gravissime attraverso i suoi parassiti e escrementi. 

L’ordine dei roditori è quello che racchiude il maggior numero di specie, ad esso appartengono quasi 2277 specie che equivale al 42% delle specie dei mammiferi. L’origine dei roditori viene molto probabilmente dall’Asia. Si tratta di un ordine di grande successo il quale è riuscito a colonizzare tutte le terre emerse, dal deserto alle foreste, dalle praterie alle montagne. Curiosi ed intelligenti, questi piccoli mammiferi hanno saputo adattarsi rapidamente ad una moltitudine di ambienti diversi, ed in particolare agli insediamenti umani. Molte specie vivono ormai a stretto contatto con l'uomo (sinantropismo) e a questi è spesso legata la loro stessa sopravvivenza. Come testimonia la radice del loro nome, che deriva dal latino rodere, ciò che distingue i roditori dagli altri mammiferi è la peculiare dentatura. I denti incisivi dei roditori sono caratterizzati da una crescita continua, la quale continua per tutta la durata della loro vita. Per questa ragione i topi o ratti hanno la necessità di rodere in modo continuo per mantenere i denti ad una forma che gli permetta una loro corretta funzionalità. La maggior parte di queste specie ha un sistema riproduttivo basato sulla poligamia, (i maschi si accoppiano con più femmine).
Molti roditori hanno una scarsa longevità, per questo necessitano di avere un numero elevato di discendenti nell’arco della loro breve vita, queste specie raggiungono la maturità sessuale molto presto e la gestazione è molto breve.
Le femmine di ratti, topi o arvicole sono in grado di essere nuovamente feconde già dopo poche ore dal parto. I roditori possiedono cinque sensi, ma solo quattro sono molto sviluppati. La vista è poco sviluppata sono in grado di distinguere alcune tonalità di grigio, ma sono sensibili alla luce. L’odorato è 6.000.000 di volte più sviluppato di quello dell’essere umano, le fonti di cibo vengono localizzate anche se situate a notevole distanza.
L’udito anch’esso è molto sviluppato, sono in grado di emettere ed udire ultrasuoni, che vannoda 20 a 100 khz, queste emissioni sonore servono per la comunicazione tra di loro potrebbero usare anche questo metodo anche per la ecolocazione e cioè per l’individuazione di oggetti.
Anche il gusto è molto sviluppato per questo sono stati creati svariati tipi di esche rodenticida che vanno in base all’appetibilità della specie che vogliamo eliminare.
Il tatto, è molto sviluppato, i baffi e peli tattili  distribuiti su tutto il corpo, sono i principali organi che usano. Uno dei comportamenti legati al tatto è la tendenza di muoversi sempre a contatto con oggetti, (pareti, mobili, ecc.ecc.). I roditori hanno anche una memoria muscolare, capacità di percezione dell’ambiente combinata di movimenti e percezione tattile.

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Rattus norvegicus -ratto delle fogne-ratto delle chiaviche-ratto grigio o pantegana

E' un mammifero roditore della famiglia dei Muridi. È la specie più comune e diffusa di Rattus, presente praticamente in tutto il mondo; in Europa ha soppiantato il preesistente ratto nero
Il ratto grigio è un abilissimo nuotatore, la sua aggressività può mettere paura anche a gatti e piccoli cani. Pelo duro, coda corta, insaziabile onnivoro. Il Rattus norvegicus, ha un elevata riproduttività e una longevità molto corta, difficilmente è superiore all’anno (18 mesi).  In presenza di cibo in abbondanza e condizioni climatiche adatte, prolunga il suo periodo fertile. Le femmine sono pronte per l’accoppiamento all’eta di 8-12 settimane, la gestazione dura tra i 20 e 24 giorni, al termine della quale danno alla luce da 6-a 9 piccoli ratti. Vive comunemente a stretto contatto con l’uomo infestando ogni tipo di ambiente, da quello urbano a quello agricolo. Dotato di grande capacità di adattamento ed alta prolificità, costituisce oggi la specie più dannosa e pericolosa in relazione alla diffusione e trasmissione di patogeni di ogni tipo, responsabili di malattie quali salmonellosi, tifo, colera, leptospirosi, rabbia, peste, ecc.. Quando vive come commensale dell’uomo si insedia preferibilmente in ambienti umidi quali cantine, fognature, cortili; vive egregiamente nei pollai, negli allevamenti zootecnici e a ridosso di  magazzini di derrate alimentari. Questo roditore è portatore di malattie gravissime attraverso i suoi parassiti e escrementi. 

L’ordine dei roditori è quello che racchiude il maggior numero di specie, ad esso appartengono quasi 2277 specie che equivale al 42% delle specie dei mammiferi. L’origine dei roditori viene molto probabilmente dall’Asia. Si tratta di un ordine di grande successo il quale è riuscito a colonizzare tutte le terre emerse, dal deserto alle foreste, dalle praterie alle montagne. Curiosi ed intelligenti, questi piccoli mammiferi hanno saputo adattarsi rapidamente ad una moltitudine di ambienti diversi, ed in particolare agli insediamenti umani. Molte specie vivono ormai a stretto contatto con l'uomo (sinantropismo) e a questi è spesso legata la loro stessa sopravvivenza. Come testimonia la radice del loro nome, che deriva dal latino rodere, ciò che distingue i roditori dagli altri mammiferi è la peculiare dentatura. I denti incisivi dei roditori sono caratterizzati da una crescita continua, la quale continua per tutta la durata della loro vita. Per questa ragione i topi o ratti hanno la necessità di rodere in modo continuo per mantenere i denti ad una forma che gli permetta una loro corretta funzionalità. La maggior parte di queste specie ha un sistema riproduttivo basato sulla poligamia, (i maschi si accoppiano con più femmine).
Molti roditori hanno una scarsa longevità, per questo necessitano di avere un numero elevato di discendenti nell’arco della loro breve vita, queste specie raggiungono la maturità sessuale molto presto e la gestazione è molto breve.
Le femmine di ratti, topi o arvicole sono in grado di essere nuovamente feconde già dopo poche ore dal parto. I roditori possiedono cinque sensi, ma solo quattro sono molto sviluppati. La vista è poco sviluppata sono in grado di distinguere alcune tonalità di grigio, ma sono sensibili alla luce. L’odorato è 6.000.000 di volte più sviluppato di quello dell’essere umano, le fonti di cibo vengono localizzate anche se situate a notevole distanza.
L’udito anch’esso è molto sviluppato, sono in grado di emettere ed udire ultrasuoni, che vannoda 20 a 100 khz, queste emissioni sonore servono per la comunicazione tra di loro potrebbero usare anche questo metodo anche per la ecolocazione e cioè per l’individuazione di oggetti.
Anche il gusto è molto sviluppato per questo sono stati creati svariati tipi di esche rodenticida che vanno in base all’appetibilità della specie che vogliamo eliminare.
Il tatto, è molto sviluppato, i baffi e peli tattili  distribuiti su tutto il corpo, sono i principali organi che usano. Uno dei comportamenti legati al tatto è la tendenza di muoversi sempre a contatto con oggetti, (pareti, mobili, ecc.ecc.). I roditori hanno anche una memoria muscolare, capacità di percezione dell’ambiente combinata di movimenti e percezione tattile.

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Arvicola-Topo campagnolo

I Topi campagnoli, hanno colori della pelliccia che vanno dal giallo-grigio del dorso al quasi bianco del ventre e delle zampe, Misurano circa 9–11 cm di lunghezza, sono attivi sia di giorno che di notte, nel periodo estivo l’attività notturna è più spiccata. Ama i terreni caldi e asciutti, dove realizzano sistemi di gallerie sotterranee, non molto profondi ma molto estesi. Il nido è collocato all’interno di una di queste gallerie, all’interno delle gallerie, ci sono zone di deposito per il cibo. Pur potendo raggiungere densità di popolazione elevatissime in annate particolarmente propizie, le gallerie delle varie tane non comunicano mai con quelle di altri esemplari. Il periodo riproduttivoè compreso tra febbraio e dicembre. Si tratta di animali soprattutto erbivori mangiano vegetali di ogni tipo, semi e corteccia d'alberi.

L’ordine dei roditori è quello che racchiude il maggior numero di specie, ad esso appartengono quasi 2277 specie che equivale al 42% delle specie dei mammiferi. L’origine dei roditori viene molto probabilmente dall’Asia. Si tratta di un ordine di grande successo il quale è riuscito a colonizzare tutte le terre emerse, dal deserto alle foreste, dalle praterie alle montagne. Curiosi ed intelligenti, questi piccoli mammiferi hanno saputo adattarsi rapidamente ad una moltitudine di ambienti diversi, ed in particolare agli insediamenti umani. Molte specie vivono ormai a stretto contatto con l'uomo (sinantropismo) e a questi è spesso legata la loro stessa sopravvivenza. Come testimonia la radice del loro nome, che deriva dal latino rodere, ciò che distingue i roditori dagli altri mammiferi è la peculiare dentatura. I denti incisivi dei roditori sono caratterizzati da una crescita continua, la quale continua per tutta la durata della loro vita. Per questa ragione i topi o ratti hanno la necessità di rodere in modo continuo per mantenere i denti ad una forma che gli permetta una loro corretta funzionalità. La maggior parte di queste specie ha un sistema riproduttivo basato sulla poligamia, (i maschi si accoppiano con più femmine).
Molti roditori hanno una scarsa longevità, per questo necessitano di avere un numero elevato di discendenti nell’arco della loro breve vita, queste specie raggiungono la maturità sessuale molto presto e la gestazione è molto breve.
Le femmine di ratti, topi o arvicole sono in grado di essere nuovamente feconde già dopo poche ore dal parto. I roditori possiedono cinque sensi, ma solo quattro sono molto sviluppati. La vista è poco sviluppata sono in grado di distinguere alcune tonalità di grigio, ma sono sensibili alla luce. L’odorato è 6.000.000 di volte più sviluppato di quello dell’essere umano, le fonti di cibo vengono localizzate anche se situate a notevole distanza.
L’udito anch’esso è molto sviluppato, sono in grado di emettere ed udire ultrasuoni, che vannoda 20 a 100 khz, queste emissioni sonore servono per la comunicazione tra di loro potrebbero usare anche questo metodo anche per la ecolocazione e cioè per l’individuazione di oggetti.
Anche il gusto è molto sviluppato per questo sono stati creati svariati tipi di esche rodenticida che vanno in base all’appetibilità della specie che vogliamo eliminare.
Il tatto, è molto sviluppato, i baffi e peli tattili  distribuiti su tutto il corpo, sono i principali organi che usano. Uno dei comportamenti legati al tatto è la tendenza di muoversi sempre a contatto con oggetti, (pareti, mobili, ecc.ecc.). I roditori hanno anche una memoria muscolare, capacità di percezione dell’ambiente combinata di movimenti e percezione tattile.

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Derattizzazione - Roditori

LA DERATTIZZAZIONE INCRUENTA si attua con tutte quelle tecniche o attrezzatura che non arrecano dolore o morte del topo o ratto che sia. Questa procedura si divide in due metodologie, derattizzazione naturale e derattizzazione meccanica.

La Derattizzazione Naturale si attua con prodotti disabituanti naturali, oggi abbiamo una vasta gamma di prodotti. Questi prodotti contengono essenze naturali attive o mix di oli essenziali generando una barriera olfattiva che disabitua ed aiuta ad allontanare i topi da tutti i luoghi dove essi sono presenti, sono ideali per ambienti domestici e comunitari. Trattandosi di prodotti naturali che non contengono elementi chimici e nocivi, l’effetto desiderato può raggiungersi progressivamente. Impedendo inutili violenze su questi  animali, ma obbligandoli a spostarsi dall’ambiente in modo rapido e definitivo, evitando così l’uso di sostanze nocive disperse nell’ambiente.

La Derattizzazione Meccanica, si attua con l’ausilio di trappole o apparecchi. Le trappole meccaniche si classificano in due gruppi, trappole incruenti e trappole cruenti: i dispositivi che catturano il roditore uccidendolo come le trappole a tagliola, elettriche, o a strisce collanti sono trappole cruenti. I dispositivi che impediscono inutili violenze su questi animali, ma li obbligano a spostarsi dall’ambiente in modo rapido, o imprigionano l’animale e permettano la sua successiva liberazione sono trappole incruenti. Possiamo trovare trappole a gabbia con cattura singola, in cui bisogna rimuovere l’animale e rimettere l’addescante alimentare ogni volta, e trappole a cattura multipla che permettono di imprigionare più roditori senza alcun intervento di manutenzione fin quando la capienza è esaurita. Infine troviamo i deterrenti acustici o ultrasuoni. Gli ultrasuoni sono quegli apparecchi che emettono una frequenza superiore di quella percepita dall’orecchio umano, cioè oltre 20khz. La maggior parte degli ultrasuoni in commercio per spaventare i roditori, emettono un intensità che va da 70 a 140 khz, come il suono anche l’ultrasuono perde d’intensità man mano che ci allontaniamo dalla sorgente di emissione.  L’immediato bloccaggio del roditore senza un’ulteriore propagazione dell’infestazione dell’area rappresenta un grande vantaggio della derattizzazione meccanica.

La Derattizzazione Ecologica consiste in una derattizzazione attuata con la totale assenza di escha rodenticida o prodotti chimici.  Anche la derattizzazione meccanica può essere considerata una derattizzazione ecologica.

E’ con l’avvento dell’apparecchiatura denominata ekomille che ci permesso di creare la nuova metodologia della derattizzazione ecologica, in quanto la sola derattizzazione meccanica non sopperiva totalmente alla definitiva liberazione da topi o ratti, soprattutto per tutte quelle aziende che necessitano la loro sorveglianza continua.
Ekomille è un moderno sistema per la derattizzazione ecologica che assicura elevata efficienza. L’apparecchiatura consente il monitoraggio e la cattura continua di topi e ratti con la garanzia d’igiene e sicurezza.

La derattizzazione eseguita con i metodi tradizionali comporta elevati rischi di nocività per l’uomo, a causa delle sostanze velenose impiegate nelle esche o per le gravi infezioni causate dalle carcasse degli animali disperse nell’ambiente. Ekomille elimina totalmente questi problemi utilizzando come attrattivo le sostanze alimentari naturali e trattenendo le carcasse in serbatoio. Adatto ad ogni ambiente, interno ed esterno, assicura garanzia HACCP, ideale per aziende agroalimentari.

  • Ecologico – usa come attrattivo sostanze alimentari naturali
  • Sicuro – senza veleni, sostanze nocive o pericolose per bambini e animali non in target.
  • Igienico – cattura e trattiene in serbatoio Topi e Ratti, evitando la dispersione di carcasse infette nell’ambiente.

Grazie alle sue caratteristiche d’igiene e sicurezza, Ekomille è particolarmente indicato per la derattizzazione nelle aziende agro-alimentari e zootecniche, nel canale Ho.Re.Ca., nelle strutture turistiche e nei centri commerciali, potendo offrire garanzie Ekomille risolve in sicurezza il problema della derattizzazione anche negli ospedali, nelle comunità, in Scuole, caserme, edifici pubblici e abitazioni private. Può essere impiegato con successo anche in modalità di monitoraggio delle infestazioni e validamente utilizzato nel controllo e/o cattura in ambienti esterni come parchi, verde pubblico, giardini, mercati.

 

Ekomille è un sistema di derattizzazione certificato dal:

  • Ministero della Salute – Segreteria particolare del Ministro
  • Università “La Sapienza” – Roma – Dipartimento Biologia Animale – Prof. Cristaldi
  • Università “Ist. di Entomologia Agraria” – Milano – Prof. Suss
  • ASL Lanciano-Vasto – Dipartimento di Prevenzione Sian – Dr. Ranalli
  • ASL Grosseto – Dipartimento di Prevenzione U.F. Zoologia Ambientale – Dr. Tamburro
  • ASL 2 Perugia – Dipartimento di Prevenzione – Dr. Di Giulio

 

 

La Derattizzazione Cruenta si suddivide invece in tre metodologie, derattizzazione con esche rodenticidaderattizzazione meccanica e derattizzazione ecologica.

 

La Derattizzazione con Esche Rodenticida si svolge con l’ausilio di principi attivi anticoagulanti. Un anticoagulante è un composto capace di rallentare o interrompere il processo di coagulazione del sangue.
I principi attivi provocano la morte di ratti e topi con un lento processo emorragico, il principale organo dove si concentrano questi principi attivi è il fegato, le emorragie avvengono in gran parte del corpo, dai polmoni a stomaco e intestino, generalmente una volta che hanno ingerito il prodotto, vengono spinti a cercare acqua e spazzi aperti, (questa però non è una regola). La loro azione si manifesta nel tempo, è praticamente impossibile che gli animali associno il malore con l’ingestione dell’esca, questo fa si che non si sviluppi la diffidenza e che continuino a mangiarne. Esiste un efficace antidoto, che è la vitamina K e che, ha l’opportunità di essere somministrato in tempo, dovuto al fatto che i rodenticidi, non hanno azione immediata.
È bene sapere che, si possono verificare fenomeni di resistenza al principio attivo, (la resistenza è l’inefficacia del principio attivo perché i roditori si sono assuefatti a tale prodotto), per questo è consigliabile adottare questa metodologia soltanto se quelle meccaniche, naturali o ecologiche non siano efficaci. Comunque se intendiamo usare la metodologia della derattizzazione con esche rodenticida alternare i principi attivi al loro interno per evitare l’insorgere della resistenza.
La derattizzazione con esche rodenticida, va comunque sempre abbandonata se va eseguita in ambienti interni dove vivono o soggiornano sia esseri umani che animali no target o vi sia somministrazione o alimenti stoccati.


Queste esche per legge vanno inserite dentro gli appositi erogatori di esca, mai in nessun caso si possono “seminare” o lasciate incustodite. Gli erogatori di esca devono assolvere le seguenti funzioni:

  1. proteggere l’esca impedendo che animali non bersaglino gli esseri umani, soprattutto se i bambini ne vengano a contatto;
  2. favorire l’ingresso ai roditori con fori d’entrata adeguati a taglie adulte e la permanenza all’interno dell’erogatore per assumere un’elevata dose di rodenticida;
  3. proteggere l’esca dagli agenti atmosferici, dalla polvere e dall’umidità, in modo da prolungare l’appetibilità e l’efficienza delle esche rodenticida;
  4. che siano resistenti al deterioramento dovuti sempre alle condizioni atmosferiche;
  5. che siano robusti da impedire la distruzione da parte di animali o bambini;
  6. che si possa fissare in modo da resistere agli sforzi di spostamento dell’erogatore;
  7. provvisti al loro interno di alloggi che contengano l’esca impedendone la loro fuoriuscita;
  8. colorati in modo che non siano attraenti per bambini;
  9. che siano dotati di chiave di sicurezza per la loro apertura;
  10. che ci sia un cartellino di segnalazione ben in vista, che avverta sul prodotto utilizzato e antidoto associato.

Questo tipo di derattizzazione va sempre usata con responsabilità.
Come abbiamo già scritto, i roditori hanno un olfatto molto sviluppato, perciò vanno prese delle accortezze semplici ma basilari, quella più importante è l’utilizzo di guanti in lattice, questo per impedire la trasmissione del nostro odore sulle attrezzature che intendiamo utilizzare contro i ratti o topi.

 
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Acari-Acarina

Sono tra i primi animali ad aver colonizzato la terra.
Si tratta di animali piccoli. Comprendono numerose specie parassite temporanee o permanenti di animali e vegetali, responsabili di infestazioni denominate acariasi.
Gli Acari hanno un  apparato boccale adatto a scavare, succhiare e pungere, possono avere zampe adatte alla corsa, al nuoto, munite di uncini o ventose per aggrapparsi.

Gli acari della polvere in alcune persone possono causare reazioni allergiche i sintomi sono simili a quelli delle allergie e si può trasformare anche in asma. Per molte specie di acaro il terreno più fertile è proprio la nostra camera da letto, il materasso e il guanciale sono i loro preferiti, in quanto sia per il sostentamento che per la riproduzione degli acari,  hanno bisogno degli esseri umani e specialmente della  nostra pelle.
Durante la notte, perdiamo tante scaglie di pelle, nutrimento principale dell’acaro della polvere.
Questo è il loro ambiente ideale, si riproducono a migliaia, una sola femmina di acaro può produrre fino a 300 uova, il problema è che non sono gli acari a causare le reazioni allergiche, ma le loro secrezioni.

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Anobio del Pane- Stegobium paniceum- Tarlo dei biscotti.

Anobio, insetto le cui larve scavano il legno.
Questa famiglia comprende i tarli del legno, sono insetti in grado di forare materiale vari tra cui gli imballi delle derrate.
La femmina depone sino a 100 uova, in gruppi di 4 o 5. Le condizioni ottimali per lo sviluppo dell’infestazione si verificano con temperature tra 25 e 30 °C. In queste condizioni il ciclo si completa in 50 – 70 giorni.
Si nutre su sostanze vegetali ricche di amido: paste alimentari, biscotti, pane secco. Attacca anche pelli, legno, spezie.  Gli adulti sono buoni volatori, catturabili da lampade UV.  I fori scavati sul substrato attaccato sono perfettamente circolari.
Tra le molte altre cose che mangia gli amidi sono quelli più ricercati,  per questo lo incontriamo spesso come nei  pastifici.

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Anobio del tabacco-Lasioderma serricorne.

Anobio, insetto le cui larve scavano il legno.
Questa famiglia comprende i tarli del legno, sono insetti in grado di forare materiale vari tra cui gli imballi delle derrate.
La femmina depone sino a 100 uova, l’ovodeposizione cessa se la temperatura scende sotto i 15 °C. L’ ottimo di sviluppo si verifica a 30 °C e umidità del 70%. Possono svilupparsi più generazioni all’anno (sino a 3). Nei luoghi infestati  si possono rinvenire individui di tutti gli stadi.
E’ un ottimo perforatore in grado di forare vari imballi lasciando un foro  perfettamente circolare.
Attacca: tabacco secco, spezie, frutta secca, piante essiccate, farine, pesce secco, semi, tessuti.
Ormai lo dappertutto, questo dovuto agli scambi commerciali, è oggi uno tra i più frequenti e dannosi insetti infestanti delle derrate alimentari, in magazzini e supermercati.

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Artropodi-insetti

Gli artropodi, sono tra gli organismi più antichi ad aver colonizzato le terre emerse. Suddivisi in più di un milione di specie diverse (pari ai cinque sesti dell'intero regno animale e ad oltre la metà delle forme di vita presenti sulla Terra) essi sono distribuiti in tutto il pianeta, dalle regioni tropicali ai poli.La maggior parte degli artropodi è per lo più innocua e rappresenta una risorsa vitale per l'uomo e per le altre specie.  Ciò nonostante, esistono tuttavia specie che hanno fatto della convivenza con l'uomo e dello sfruttamento delle sue attività produttive la loro principale fonte di sostentamento.  Dalle specie parassite ematofaghe a quelle prettamente erbivore, i danni che gli artropodi possono provocare sono numerosi. A titolo esemplificativo, si stima che circa il 20% delle produzioni agricole destinate all'alimentazione umana sia consumato dai soli insetti erbivori. Le specie xilofaghe attaccano il legno ed i suoi derivati, rovinando i manufatti ed indebolendo gli edifici. I parassiti contribuiscono infine alla diffusione di numerose gravi malattie.
Vi sono svariate specie di insetti striscianti, quali formiche, scarafaggi, pulci, pesciolini d’argento, zecche, ragni, etc.
Una cuticola sclerificata che costituisce un esoscheletro, poco denso ed elastico, ma abbastanza rigido da proteggere e sostenere il corpo. Esso è formato da lla chitina un materiale organico complesso prodotto dalle cellule immediatamente sottostanti.
L'esoscheletro non contiene cellule: non è quindi in grado di crescere con l'animale e pertanto l'accrescimento avviene per mute. L'esoscheletro non è continuo bensì costituito da placche (scleriti) unite da tratti di cuticola non sclerificata (pleure) che costituiscono le articolazioni (per consentire i movimenti che sarebbero impediti da un esoscheletro rigido continuo).
 

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Blatta Germanica-Blattella germanica-Blatta delle cucine.

il colore è giallognolo-bruno, con due strisce longitudinali bruno nere, in alcuni casi tendente al rosso, è una piccola specie di scarafaggio, dalla forma snella e allungata le cui dimensioni variano da 1,3 cm a 1,6 cm di lunghezza nell’adulto. Entrambi i sessi possiedono ali ben sviluppate, che in genere usano quando vengono disturbati. Questa specie ha la capacità di arrampicarsi sulle pareti lisce e verticali, grazie a delle particolari strutture presenti nelle zampe. La femmina, nella sua vita, produce da 4 a 8 ooteche contenenti 30-40 uova, che in condizioni buone si schiudono in 15-20 giorni. Lo sviluppo postembrionale è, a 30°, di circa 40 gg. Vive e si sviluppa in posti scuri con alta umidità, preferibilmente su superfici porose (carta, legno, ecc.) con cibo facilmente disponibile. Queste zone sono “marcate” con feromoni presenti nelle feci (ogni specie produce un differente feromone). Il risultato finale è che si trovano residui di feci attorno e dentro fessure, in soffitti di legno, motori di refrigeratori, lavastoviglie, fornelli, bollitori, macchine da caffè. La ricerca va quindi eseguita in queste aree ad alta umidità (cucine e bagni), ricercando individui vivi, residui fecali e ooteche.
Sono importanti vettori di germi patogeni di gravi malattie; sono in grado di causare reazioni allergiche nei bambini e negli asmatici, dovute all’inalazione o ingestione dei resti di animali morti e delle feci.
Le limitate dimensioni gli consentono di sfruttare ogni minima fessura e anfratto come nascondiglio. Muovendosi attraverso i tubi di passaggio dei cavi elettrici, gli spazi vuoti attorno alle tubature e passando attraverso i tubi di scarico, gli permette di infestare altri ambienti anche distanti.
Un’infestazione di questo genere è destinata, ad espandersi ed estendersi in maniera esponenziale: in un condominio, per esempio, la presenza di un appartamento infestato molto probabilmente comporterà l'infestazione di quelli adiacenti in ogni direzione.
E’ importante sapere che queste specie si riproducono in qualsiasi periodo dell’anno, non vengono e nen vivono nelle fogne.
Un buon intervento di lotta è definire il perimetro dell'area su cui intervenire in modo da evitare pericolose fughe in zone adiacenti non infestate e di conseguenza non trattate, che diverrebbero vere e proprie "zone rifugio". Occorre quindi prima di incominciare i lavori di disinfestazione veri e propri effettuare un attento monitoraggio, utilizzando delle trappole collanti o degli spray che abbiano un'attività stanante. Le ooteche sono le forme più resistenti agli agenti ambientali, fisici e chimici, quindi insetticidi compresi.

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Blatta orientalis- Scarafaggio nero comune.

è un insetto appartenente all'ordine dei Blattatodea. È la più comune blatta che infesta le abitazioni; originaria della Russia, è ormai diffusa in tutto il mondo, fatta eccezione per le zone con clima eccessivamente rigido.
E’ la specie più comune nelle case, dove penetra attraverso le condotte di scarico dei lavandini, e dalle portelle della spazzatura. Il maschio ha le tegmine e le ali ben sviluppate, mentre la femmina ha solo due brevi abbozzi di tegmina. La femmina può produrre circa 8 ooteche con 12-20 uova. Le ooteche vengono deposte entro due giorni in zone con abbondante cibo. Lo sviluppo sessuale avviene lentamente. Il colore è bruno tendente al nero, molto vorace ed onnivora. Anche in questa specie le ooteche sono suscettibili di deterioramento, attacchi di funghi e perfino utilizzate come alimento nei casi di scarsità prolungata di cibo. Sono meno prudenti e più lente delle altre specie. Inoltre sono sensibili alla mancanza di acqua, per questo amano luoghi freschi e umidi. Vivono spesso nelle cantine, e negli scarichi fognari, dentro le tubazioni.
Si sviluppa nelle abitazioni riscaldate, dove vi è abbondanza di nascondigli e cibo, o in luoghi non esposti a grandi sbalzi di temperatura.
Questa specie è predilige il movimento nelle ore notturne ed evita ambienti luminosi: la sua comparsa in orario diurno indica una grande infestazione. A causa della morfologia delle zampe non è in grado di arrampicarsi su pareti verticali e si muove strisciando. Rispetto alle altre specie è più lenta e meno prudente.
Sono importanti vettori di germi patogeni di gravi malattie; sono in grado di causare reazioni allergiche nei bambini e negli asmatici, dovute all’inalazione o ingestione dei resti di animali morti e delle feci.
Un buon intervento di lotta è definire il perimetro dell'area su cui intervenire in modo da evitare pericolose fughe in zone adiacenti non infestate e di conseguenza non trattate, che diverrebbero vere e proprie "zone rifugio". Occorre quindi prima di incominciare i lavori di disinfestazione veri e propri effettuare un attento monitoraggio, utilizzando delle trappole collanti o degli spray che abbiano un'attività stanante. Le ooteche sono le forme più resistenti agli agenti ambientali, fisici e chimici, quindi insetticidi compresi.

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Blatta americana-Periplaneta americana

Cosmopolita, colore ferrugineo, torace leggermente giallognolo lungo il margine, che chiude un’area centrale marrone scuro. Dimensioni notevoli, ali ben sviluppate (nel maschio più lunghe dell’addome, nella femmina di pari lunghezza). Raramente vola. Le ooteche contengono circa 14 uova, lasciate cadere vicino a fonte di nutrimento o in crepe. Le uova schiudono in circa due mesi, e raggiunge la maturità con 13 mute in circa 6 mesi. La femmina può produrre 12-14 ooteche. Il potenziale della specie è alto, se non viene frenato dal freddo invernale. Si riscontrano preferibilmente in zone buie e umide, attorno ai tubi dei bagni, scarichi delle fognature e in luoghi, dove si conservano derrate alimentari. Sono attratte di liquidi fermentati, e sono state rinvenute anche in bottiglie di birra semivuote. Un mezzo per la cattura, è quello di utilizzare trappole con al centro del pane inzuppato di birra come attrattivo.
Il Ciclo è composto da 3 stadi UOVO (ooteca) - NEANIDI - ADULTO (metamorfosi incompleta) Il ciclo completo ha durata variabile (da qualche mese a 3 anni) in funzione dell’alimentazione, umidità e temperatura e della specie.
Le uova (da 12 a 40) sono contenute in piccoli involucri chiamati ooteche deposte ad intervalli di 5/15 giorni, nascoste o interrate possibilmente nei pressi del cibo, i piccoli nati, simili agli adulti , subiscono 5/12 mute e la loro maturazione avviene molto lentamente (da 40gg a 3 anni).
La loro dieta è omnivora e sono attratti da rifiuti di ogni natura, ed ovunque ci sia cibo, carta, feci, tappezzerie; Causano danni non tanto per ciò che mangiano ma soprattutto per l’inquinamento dei prodotti alimentari che contattano, impregnandoli di odori caratteristici.
Sono importanti vettori di germi patogeni di gravi malattie; sono in grado di causare reazioni allergiche nei bambini e negli asmatici, dovute all’inalazione o ingestione dei resti di animali morti e delle feci.
Sono creature notturne e durante il giorno si nascondono in luoghi inaccessibili presenti nelle nostre abitazioni sono cosmopolite presenti in tutte le regioni del mondo, trovano rifugi ideali nei depositi di merci, nelle cucine, nelle fognature e ovunque esista presenza di cibo.
Un buon intervento di lotta è definire il perimetro dell'area su cui intervenire in modo da evitare pericolose fughe in zone adiacenti non infestate e di conseguenza non trattate, che diverrebbero vere e proprie "zone rifugio". Occorre quindi prima di incominciare i lavori di disinfestazione veri e propri effettuare un attento monitoraggio, utilizzando delle trappole collanti o degli spray che abbiano un'attività stanante. Le ooteche sono le forme più resistenti agli agenti ambientali, fisici e chimici, quindi insetticidi compresi.

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Blatta dei mobili-Supella longipalpa.

La blatta dei mobili, o scarafaggio, infesta ambienti caldi, tendenzialmente le cucine e i bagni.
Generalmente sono avvistate nelle cucine di appartamenti e aziende di ristorazione, ma non esitano ad infestare anche uffici.


La Supella longipalpa è di colore rossiccio-marroncino con due strisce trasversali  più chiare che percorrono il torace; l’adulto raggiunge la lunghezza di circa 1,5 cm ed ha delle lunghe antenne.
Il maschio può compiere brevi voli se disturbato.
La femmina, di forma più arrotondata  e tozza, nell'arco della sua vita adulta, depone 5-18 ooteche ad intervalli di 6-10 giorni. L'ooteca, contenente 14-18 uova, ha un periodo d’incubazione che perdura per circa 40-70 giorni.
E' facile trovare parecchie di queste ooteche, lunghe appena 4-6 mm ed aventi la forma di un fagiolino di colore marrone.
Le limitate dimensioni gli consentono di sfruttare ogni minima fessura e anfratto come nascondiglio. Muovendosi attraverso i tubi di passaggio dei cavi elettrici, gli spazi vuoti attorno alle tubature e passando attraverso i tubi di scarico, gli permette di infestare altri ambienti anche distanti.
Un’infestazione di questo genere è destinata, ad espandersi ed estendersi in maniera esponenziale: in un condominio, per esempio, la presenza di un appartamento infestato molto probabilmente comporterà l'infestazione di quelli adiacenti in ogni direzione.
E’ importante sapere che queste specie si riproducono in qualsiasi periodo dell’anno, non vengono e nen vivono nelle fogne.
Come le altre blatte, sono importanti vettori di germi patogeni di gravi malattie; sono in grado di causare reazioni allergiche nei bambini e negli asmatici, dovute all’inalazione o ingestione dei resti di animali morti e delle feci.
Sono creature notturne e durante il giorno si nascondono in luoghi inaccessibili presenti nelle nostre abitazioni sono cosmopolite presenti in tutte le regioni del mondo, trovano rifugi ideali nei depositi di merci, nelle cucine, nelle fognature e ovunque esista presenza di cibo.
Un buon intervento di lotta è definire il perimetro dell'area su cui intervenire in modo da evitare pericolose fughe in zone adiacenti non infestate e di conseguenza non trattate, che diverrebbero vere e proprie "zone rifugio". Occorre quindi prima di incominciare i lavori di disinfestazione veri e propri effettuare un attento monitoraggio, utilizzando delle trappole collanti o degli spray che abbiano un'attività stanante. Le ooteche sono le forme più resistenti agli agenti ambientali, fisici e chimici, quindi insetticidi compresi.

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Pesciolino d'argento-Lepisma saccharina

E’ un insetto veloce e privo di ali,  lo si trova nelle abitazioni, ed è molto diffuso. L'aspetto del corpo è argenteo e allungato, ha due antenne molto lunghe e sensibili, e tre lunghi cerci posteriori tutti con funzione tattile. Il corpo può arrivare a circa 1 centimetro di lunghezza. Il colore metallico del corpo deriva da scaglie argentee che si formano dopo la terza muta. Il nome scientifico è legato al fatto che questo insetto si nutre di carboidrati come lo zucchero o gli amidi.
Il cibo preferito del pesciolino d'argento sono le sostanze che contengono amido o polisaccaridi come la destrina usata negli adesivi,  l'insetto ama la colla ed i suoi derivati, le legature dei libri, le foto i francobolli  lo zucchero i capelli e la polvere gli piace anche il cotone, lino e seta. In caso non trovi altro cibo, il pesciolino d'argento può arrivare a rovinare capi in pelle o indumenti in fibra sintetica. Tuttavia, può restare senza cibo per mesi senza soffrirne.
I pesciolini d'argento sono comuni nelle case, uffici, negozi, biblioteche, ecc. Si trovano spesso, fra l'altro, dietro i quadri, sotto i frigoriferi, nei bagni ben riscaldati, nelle fessure e nelle crepe delle tegole. Amano rosicchiare libri, tappezzerie e tessuti. Possono essere talvolta confusi con un'altra specie con abitudini e aspetto molto simili, la Thermobia domestica,che però preferisce ambienti più caldi, come forni di panetterie.

E’ un’insetto infestante ma la sua presenza non comporta alcun pericolo per la salute.

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Pesciolino delle case-Thermobia domestica,

E’ simile ai più noti pesciolini d'argento, rispetto ai quali ha dimensioni leggermente maggiori, con corpo lungo 1,6 cm. Il corpo è allungato e appiattito con maggiore larghezza in vicino al torace. Il colore mostra una pigmentazione maculata per la presenza di squame brune.
Le antenne sono lunghe e filiformi e l'addome termina con due lunghi cerci filiformi. Rispetto ai pesciolini d'argento antenne e cerci sono marcatamente più lunghi: le antenne sono lunghe circa il doppio del resto del corpo e i cerci approssimativamente lunghi quanto il corpo.
Le neanidi sono morfologicamente simili agli adulti ma di minori dimensioni.
Lo sviluppo postembrionale si svolge in circa un anno e l'adulto ha una durata di vita uguale o superiore ad un anno. Ogni femmina può deporre fino ad un centinaio di uova.
Il pesciolino delle case predilige ambienti chiusi, caldi e umidi e può essere ritrovato negli ambienti domestici o, più frequentemente, nelle panetterie, in genere presso fonti di calore come i forni. Ha abitudini notturne ed è lucivago.

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Formiche-Formicidae

Numerosissime sono le formiche presenti sul nostro territorio e a fianco di specie utili (gruppo rufa) controllori d’insetti patogeni, ne esistono altre dannose in campagna come la Formica nera (Lasius niger), protettori di afidi e cocciniglie e nell’ambiente urbano, la Formica faraone (Monomorium pharaonis) specie essenzialmente lucifuga ed omnivora attratta soprattutto da liquidi zuccherini, dolciumi e carni, tradizionali frequentatrici delle nostre case, nelle industrie alimentari, negli alberghi nei supermercati e Formica argentina (Linepithema humile) probabilmente la più infestante presente sul nostro territorio non soltanto perché protegge afidi e cocciniglie ma anche per i danni diretti alla frutta matura, e per la sua presenza massiccia nelle abitazioni e nelle industrie alimentari.
Preferiscono zuccheri e sostanze proteiche, alcune sono predatori di altri insetti e saprofagi in genere.
Le uova delle formiche sono prive d’involucri protettivi. Le larve sono triangolari, spesso prive di arti e incapaci di compiere movimenti complessi, ma possono contrarsi se minacciate. Le operaie nutrono le larve, rigurgitando nella loro bocca piccole gocce di cibo per mezzo della trofalassi, oppure offrendo loro uova trofiche. In alcune specie le larve, munite di mandibole, sono in grado di frantumare da sole la membrana delle uova, mentre in altre sono le stesse operaie che rompono le uova trofiche e le offrono direttamente alle larve. Dal corpo e, in certe specie, da speciali papille attorno alla bocca delle larve, trasudano liquidi particolari e sostanze grasse che piacciono assai alle operaie e che queste leccano avidamente. La larva delle formiche secerne un po' di seta con la quale, quando è matura, si tesse un bozzolo in cui trascorre lo stadio di pupa. Questo bozzolo, per svilupparsi, deve essere generalmente sotterrato dalle operaie. Le uova, le larve e le ninfe sono assistite con gran cura dalle operaie, che le trasportano nelle parti più confortevoli del formicaio a seconda delle necessità del loro sviluppo. La cura della prole costituisce la maggior parte del lavoro che si svolge nel formicaio. Le regine non lavorano e vivono da quindici a venti anni (il record di longevità di 26 nella specie Lasius Niger). Le operaie vivono da cinque a dieci anni; i maschi, invece, muoiono dopo essersi accoppiati. Le formiche vivono in società che possono essere formate da poche decine oppure molte centinaia di migliaia di unità, fino a qualche milione, ma solo in casi eccezionali, cioè in un territorio disabitato da animali di grandi dimensioni e con una folta vegetazione.
La lotta contro le formiche è difficile perché per eliminarle veramente occorre sopprimere le regine, cosa assai difficoltosa perché raramente queste escono all'aperto, ma esistono insetticidi in gel o microgranuli molto efficaci nel distruggere la colonia avvelenandola.

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Cimice del letto- Cimex lectularius

Fino a pochi anni fa questa specie parassita dell'uomo era considerata quasi scomparsa, mentre negli ultimi anni le segnalazioni si stanno moltiplicando.
Insetto relativamente piccolo con una lunghezza di 5 mm e 3 mm di larghezza, dalla forma ovale, appiattito, colore marrone rossastro e antenne composte da 4 segmenti.
Le cimici del letto sono insetti notturni che si nutrono esclusivamente di sangue. Il sangue solitamente viene assunto da mammifero o da uccelli. Si sviluppano nel corso di una metamorfosi graduale (uovo – ninfe – adulto). Vivono in piccoli gruppi ed hanno la tendenza ad occupare fessure e altri piccoli nascondigli.
Le punture solitamente non sono immediatamente dolorose e non ci si accorge mentre la cimice assume il pasto di sangue. Le punture solitamente si posizionano attorno agli occhi o in altre parti del volto e in tutte le zone dove la pelle è più debole.
Ogni maschio può fecondare più femmine nell’arco di 24 ore. Una femmina può deporre da 200 a 500 uova nell’arco della sua vita. Ne depone da 1 a 5 per giorno.
Le uova impiegano da 6 a 10 giorni per schiudere e i giovani raggiungono lo stadio adulto attraverso 5 stadi ninfali. Al fine di poter passare da uno stadio al successivo le cimici devono assumere almeno un pasto di sangue.
Il pasto di sangue richiede da 3 a 12 minuti per essere completato.
Il ciclo vitale si completa in 4-5 settimane quando persistono le condizioni ottimali: 75% -umidità e 28 – 30 °C. Nell’arco di un anno si possono susseguire 4 generazioni. Il periodo necessario allo sviluppo può allungarsi notevolmente quando le condizioni ambientali cambiano (ad es. la temperatura diminuisce) o per le cimici diviene difficile assumere il pasto di sangue (assenza dell’ospite).
Gli adulti possono vivere per diversi mesi senza alimentarsi, anche le ninfe possono farlo ma per un periodo di tempo inferiore.
Le cimici del letto tendono a vivere aggregate (per effetto della emissione di un feromone di aggregazione). Potendo occupano fessure ed anfratti il più vicini possibile al luogo ove trovano l’ospite; ad es. testata del letto, comodini, mobili, battiscopa, ecc.. La puntura della cimice del letto può dar luogo a infiammazione e dolore. Al momento non sono noti casi certi di trasmissione di agenti patogeni all’uomo sebbene ricerche specifiche abbiano isolato numerosi microrganismi patogeni per l’uomo dal corpo di questi insetti.

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Bombice dispari o limantria

I maschi sono color nocciola brunastro, Larghi circa 40 mm, le femmine sono biancastre con ali di color bruastro e con dimensioni maggiori.
Le larve sono pelose, di colore grigiastro con una doppia fila di tubercoli dorsali di colore blu verso il capo e rossastro verso la parte posteriore del corpo; a maturità possono raggiungere i 70–80 mm di lunghezza.
Il danno è provocato dagli stadi larvali, voraci defogliatori. Il Bombice dispari sverna da uovo e compie una generazione annuale,
gli adulti compaiono in luglio.
Il numero e la posizione delle uova sulle piante fornisce un'informazione circa lo stato della gradazione in atto: 600-800 uova fino a 2 metri di altezza indicano una fase di latenza o di iniziata progradazione dell'insetto, viceversa il culmine dell'incremento esplosivo è segnalato da un minor numero di uova, circa 300-500 posizionate fino a 6 metri di altezza.

È inserita nell'elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo.

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Calabrone o Vespa Cabro

L'adulto è di colore bruno rossiccio con macchie e strisce gialle.
La femmina può raggiungere i 5 cm di lunghezza, mentre il maschio e operaie misurano 2-2,5 cm. I calabroni vivono in nidi esternamente a forma di sfera, costruiti con legno impastato alla loro saliva. Le colonie sono costituite da circa 300-500 esemplari.
Pur essendo un insetto prevalentemente diurno, il calabrone svolge anche l' attività parzialmente notturna e lo si può trovare attivo anche in autunno inoltrato.
Nei confronti dell'uomo è tendenzialmente indifferente, questi insetti possono diventare molto aggressivi se provocati o in vicinanza del nido. Gli individui di genere femminile sono dotati di pungiglione, le cui punture possono essere molto dolorose per le persone.
Il veleno iigniettato ha effetti solo locali e transitori per la maggior parte delle persone, ma può provocare nei soggetti allergici reazioni anafilattiche anche mortali.
Il loro ciclo vitale va dall'inizio della primavera all'inizio dell'inverno.

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Cappuccino del grano - Rhizopertha dominica L.

L'adulto è circa 2-3 mm di lunghezza di colore bruno-rossiccio, con antenne e zampe tendenti al giallo. II capo è nascosto dal pronoto,  convesso e rugoso, le elitre sono percorse da punteggiature in strie longitudinali.
La larva 2,5-3 mm di lunghezza si presenta biancastra e convessa, con il capo brunastro.
Il danno è determinato dalle larve e dagli adulti che attaccano le cariossidi dei cereali, svuotandole, i loro derivati e le farine. Gli adulti in particolare sono molto longevi e possono attaccare anche le strutture legnose eventualmente presenti nei magazzini causandovi gravi danni. La capacità distruttiva della Rhyzopertha dominica è una delle più elevate tra quelle degli insetti infestanti dei cereali.
La femmina depone tra le 300 e le 500 uova ad una velocità di 25 al giorno, ogni larva che nascerà starà poi sopra e dentro di un grano. Questo coleottero infestante dei cereali ha un ciclo vitale post-embrionale, che si svolge di norma, in quattro tipi di stadi larvali seguiti dagli stadi di prepupa e pupa.

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Eulia - Argyrotaenia pulchellana Haw

L'Eulia è una piccola farfalla, le ali anteriori sono di colore ocraceo chiaro con ampie bande trasversali brunastre larghe circa 15 mm. Le larve, che sono verdi con capo giallastro, hanno una lunghezza di circa 15-18 mm.
Danneggiano i germogli, i mazzetti fiorali ed i frutti.
Le larve della prima generazione provocano danni alle foglie, ai bottoni fiorali e ai frutti nelle generazioni successive.
Il danno sulla Vite è molto simile a quello delle Tignole e consiste in attacchi agli acini che vengono sciupati superficialmente, creando anche le condizioni per un attacco fungino.

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Falsa tignola del grano - Nemapogon granella

Il corpo è lungo 5 millimetri, mentre l'apertura alare è tra i 10 e i 15 millimetri, Le ali anteriori sono chiare con macchie scure, quelle posteriori sono grigiastre, la larva allo stato maturo, hanno una lunghezza che va dai 7 ai 10 millimetri.
Le femmine depongono tra 100 e 250 uova per volta, ponendole sulle sostanze che serviranno da alimento alle larve, queste, dopo la schiusa, penetrano superficialmente nella sostanza, se ne nutrono e la intaccano con la bava. In seguito, le larve si spostano in rifugi asciutti dove maturare, per esempio nelle fessure tra le mattonelle. Tra le sostanze attaccate, ha una preferenza per le cariossidi dei cereali, infatti si trova spesso nei mulini o nei magazzini.

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Forbici - Forficula auricularia

è un insetto onnivoro, ma prevalentemente fitofago, ha forma allungata ed appiattita di colore brunastro, con un pronoto a forma di scudo,  due paia di ali ed un paio di cerci, lunghi tra i 10 ed i 15 mm. Il secondo segmento tarsale è lobato e si estende distalmente al di sotto del terzo L'antenna è costituita da un numero di segmenti che può variare tra 11 e 14. L'apparato boccale è apposito per la masticazione.
L'insetto è occasionalmente dannoso alle coltivazioni e alle derrate alimentari può attaccare colture erbacee in pieno campo, ortive, ornamentali e  da frutto, ma in genere le popolazioni si mantengono entro livelli tali da considerarlo come un parassita secondario.
La femmina depone circa 50 uova che nasconde in autunno in un nido sotto terra, quando entra nello stato di letargo. In primavera si risveglia durante la schiusa delle uova.

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Minatrice fogliare dell'ippocastano - Cameraria ohridella

L'esemplare adulto è una farfalla lunga circa 5 millimetri, di colore bruno con striature bianco-argentee sulle ali. Le minatrici dell'ippocastano sono attive in maggio con la prima deposizione delle uova dove si concentrano numerose sui tronchi degli ippocastani.
Le femmine depongono le uova sulla parte superiore delle foglie, da dove escono le larve che scavano, all'interno delle foglie, gallerie lunghe fino a 4 centimetri. In certi casi le gallerie confluiscono fra loro facendo disseccare e cadere precocemente le foglie, nelle quali l'insetto sverna poi come crisalide.
L'uovo è di colore biancastro e viene deposto sulla parte superiore della foglia.
In un primo tempo le infestazioni interessano la parte bassa della chioma, diffondendosi in seguito alle foglie più alte. L'ippocastano può perdere completamente le foglie, compromettendone la vitalità.

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